già :D
che poi la sorella non mi sta antipatica, se solo:
– 1) non la facessero cucinare con quei tacchi, non li sa portare.
– 2) non usasse i coltelli in ceramica visto che è un programma con un target …. schietto.
– 3) Non chiudesse il forno a botte di culo/tacco….. DISGRAZIATA!!!
vorrei spezzare una lancia in favore di mediaset
è vero che molte volte sembra che i programmi li decida un gerbillo sotto lsd ma almeno se non vuolete guardare i suddetti programmi basta spegnere la tv
la rai è sullo stesso livello ma in più chiede ai possessori di “apparecchi atti a ricevere trasmissioni radiotelevisive” di pagare una “piccola” tassa per la “qualità” che ci forniscono (suppongo sia inversamente proporzionale alla qualità)
e hanno la faccia di bronzo da mandare gli spot per giustificare il canone dipingendosi come i michelangelo della tv via cavo
Tanner, la tassa non è della RAI.
È dello stato. Se non ci fosse la TV di stato, ci sarebbe la tassa lo stesso.
Credimi, non è con quella che si finanzia la RAI. Forse lo si faceva una volta. Ma è una tassa statale. Come il bollo auto. Se hai un auto ma non la usi, il bollo devi pagarlo lo stesso. E così è per la tv. Tanto è vero che quando la gente ha cominciato a non usare più la tv per vedere i programmi, automaticamente hanno ampliato la dicitura a “apparecchi atti a ricevere trasmissioni radiotelevisive” includendo quindi i computer, i telefonini e i tablet.
Può essere una tassa ingiusta, ma non è per la qualità dei programmi che la paghiamo.
Solo per onor di chiarezza. Ciao !
Concordo con Ehol e aggiungo che, nonostante il piattume generale, riesco ancora a guardare qualche programma Rai (Ulisse, Report, Chetempochefa – ma quest’ultimo sta scadendo). Con Mediaset non ce la faccio proprio. Anche Zelig o le Iene non mi solleticano più.
“Quella era la sorella. Questa è l’originale” è un pensiero che ho da anni!
già :D
che poi la sorella non mi sta antipatica, se solo:
– 1) non la facessero cucinare con quei tacchi, non li sa portare.
– 2) non usasse i coltelli in ceramica visto che è un programma con un target …. schietto.
– 3) Non chiudesse il forno a botte di culo/tacco….. DISGRAZIATA!!!
io non la reggo!! e poi si chiama come me… :P
vorrei spezzare una lancia in favore di mediaset
è vero che molte volte sembra che i programmi li decida un gerbillo sotto lsd ma almeno se non vuolete guardare i suddetti programmi basta spegnere la tv
la rai è sullo stesso livello ma in più chiede ai possessori di “apparecchi atti a ricevere trasmissioni radiotelevisive” di pagare una “piccola” tassa per la “qualità” che ci forniscono (suppongo sia inversamente proporzionale alla qualità)
e hanno la faccia di bronzo da mandare gli spot per giustificare il canone dipingendosi come i michelangelo della tv via cavo
E su questo non posso che darti ragione.
Davvero l’Emilio non dirige più il tg 4? Sono senza parole era una delle cose poche certe della vita.
Tanner, la tassa non è della RAI.
È dello stato. Se non ci fosse la TV di stato, ci sarebbe la tassa lo stesso.
Credimi, non è con quella che si finanzia la RAI. Forse lo si faceva una volta. Ma è una tassa statale. Come il bollo auto. Se hai un auto ma non la usi, il bollo devi pagarlo lo stesso. E così è per la tv. Tanto è vero che quando la gente ha cominciato a non usare più la tv per vedere i programmi, automaticamente hanno ampliato la dicitura a “apparecchi atti a ricevere trasmissioni radiotelevisive” includendo quindi i computer, i telefonini e i tablet.
Può essere una tassa ingiusta, ma non è per la qualità dei programmi che la paghiamo.
Solo per onor di chiarezza. Ciao !
Concordo con Ehol e aggiungo che, nonostante il piattume generale, riesco ancora a guardare qualche programma Rai (Ulisse, Report, Chetempochefa – ma quest’ultimo sta scadendo). Con Mediaset non ce la faccio proprio. Anche Zelig o le Iene non mi solleticano più.